La Rappresentante di Lista, un ritorno consapevole
“Giorni felici” traduce in pop rock il disagio e i fallimenti dei nostri tempi trasformandoli in condivisione ed energia, con una cifra personale e riconoscibile.
Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina sono tornati per rimanere. Il grande successo di “Ciao Ciao”, oltre ad aver inaugurato due anni intensi di concerti e collaborazioni anche extra musicali, ha fatto conoscere a tante persone, grazie ad una hit con una chiave di lettura più profonda, un progetto che ha dieci anni di storia oltre a una complessità narrativa ed artistica che qualcuno dei “nuovi arrivati” è andato poi ad approfondire nel modo giusto.
“Giorni felici” è l’aggiornamento odierno di un racconto che la band porta avanti dal 2015, ancora più a fuoco negli ottimi “Go go diva” (2018) e “My mamma” (2021) con un linguaggio elegante ma senza sconti, mettendo in scena la storia di tutti noi disagiati e persi in un’epoca che ha dimenticato l’essere umano.
La canzone “Giorni felici” racconta una fuga verso un futuro che non c’è, così come l’orecchiabilissima “Je ne t’aime pas tojours”. In “Paradiso” ci sono i pugni in tasca e la rabbia repressa, “Sto male per te, sto male con te” è la situazione raccontata in “Parole d’amore”.
“Ho Smesso Di Uscire” racconta di quando siamo “finti e buoni” per sopravvivere a una realtà alla quale ci sentiamo estranei. “Mondo” racconta di scelte di vita importanti per crescere, “Karaoke’ affonda nel disagio con un gusto pop elegante anni ’60 che richiama “Mr. Lonely” di Bobby Vinton.
In “Baby balla” l’odore di zucchero filato si unisce all’energia funky soul, mentre in “Countdown” si balla e si riflette sui rapporti soffocanti. L’album si chiude con il pop punk di “Cattivo”, che dal vivo rappresenterà sicuramente un momento coinvolgente.
La musica pesca molto dagli anni ’90, i suoni di chitarra distorta hanno la meglio sull’elettronica, in questo modo Dario e Veronica rimangono sul mercato senza derive simil rap, scorciatoie e giochi di parole.
Sulla copertina dell’album, un dipinto di Davide Bondielli, è disegnato un palloncino a forma di clown, con un sorriso sghembo e inquietante, in volo sul tetto di una rassicurante villetta, a rappresentare quanto le realtà sia più complessa e a volte inquietante, al di sopra delle sicurezza che ci creiamo.
I giorni felici sono un obiettivo, non il risultato di qualcosa che c’è già, raccontare le nostre debolezze e i nostri fallimenti è il modo per affrontare il futuro con maggiore consapevolezza. Ben tornati e lunga vita a La Rappresentante di Lista.
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